Digitalizzazione del settore gastronomico: la rivoluzione è servita

Digitalizzazione del settore gastronomico: la rivoluzione è servita

Sappiamo bene quanto sia importante al giorno d’oggi riuscire a raccontare la propria esperienza tramite il web, dalla vita personale a quella lavorativa. Anche le aziende, soprattutto negli ultimi anni, hanno compreso le molte potenzialità di marketing offerte da internet e – in modo particolare – sono state quelle appartenenti al settore gastronomico ad aver messo a fuoco questa visione lungimirante. Il motivo è presto detto: stiamo parlando di un ambito popolarissimo, molto amato e soprattutto rappresentativo del made in Italy nella sua accezione più pura. Investire nella promozione online è dunque l’Abc del successo, ma non bisogna fare l’errore di credere che questa sia una passeggiata: i risultati infatti iniziano ad arrivare solo dopo un’attenta programmazione e progettazione delle strategie. Soprattutto occorre predisporre, spesso scegliendo di affidarsi a piattaforme web complete di dominio, un sito aziendale capace di fungere da accattivante vetrina. Quest’ultima, infatti, rimane aperta h24 e sette giorni su sette: la pandemia ci ha fatto comprendere quanto possedere un simile strumento possa rappresentare non soltanto un piano B per non arrestare l’attività ma un vero e proprio canale privilegiato per rimpolpare e allargare senza soluzione di continuità il bacino di utenti di riferimento.

Le caratteristiche chiave di un sito moderno e accattivante

Un portale moderno e veloce deve essere realizzato rispettando alcune indicazioni stringenti, specialmente per quanto concerne la grafica che dovrà essere il più possibile responsiva. Un portale capace di adattarsi a qualsiasi schermo di device elettronico con le proprie pagine – evitando così che gli utenti debbano ingrandire e ridurre le dimensioni di testo e immagini – permetterà un sostanziale abbassamento del tasso di abbandono. Gli utenti del web, infatti, sono spesso distratti o di fretta: bisogna fare in modo che l’accoglienza ad essi riservata sia sempre impeccabile e li induca a tornare più e più volte (è uno degli step del lento processo di fidelizzazione). Tutte queste regole valgono naturalmente anche per il settore gastronomico (compreso quindi il mondo della ristorazione), sempre più orientato verso la completa digitalizzazione. I nuovi trend nella comunicazione del food&beverage parlano chiaro: il settore è sbilanciato sul mondo del web, che accoglie lo storytelling aziendale in tutte le sue sfaccettature e accezioni.

Il concetto di food photography e il racconto virtuale dei cibi

Non dimentichiamo che pionieristico è stato in questo senso lo slancio in avanti della food photography, che ha permesso di scardinare un mondo fino a qualche anno fa legato solo e unicamente a una comunicazione di tipo verbale e dunque più tradizionale. Sono le immagini a fare la parte del leone oggi su internet, ecco perché le fotografie di cibi presentati o raccontati tramite il web acquisiscono un sempre crescente valore proprio in fatto di marketing aziendale. Ma gli strumenti che possono essere sfruttati per la comunicazione capillare di una realtà appartenente al settore gastronomico sono comunque anche altri. Ad esempio le newsletter, che sono capaci di imporre un certo ritmo alla comunicazione stessa dal momento che – dopo una progettazione attenta – mirano a diffondere non soltanto info e promozioni ma anche a raccontare novità e offrire contenuti utili, in grado di soddisfare curiosità, togliere dubbi e rispondere a domande ricorrenti. Tutto questo perché, dopo aver sondato il web e i relativi umori, diventa possibile correggere il tiro in fatto di promozione online oppure intercettare nuovi trend virtuosi.

Eventi online e webinar nel nome del food marketing

C’è stato un tempo in cui le vetrine per eccellenza di questo comparto erano le grandi fiere a tema. Con il trascorrere degli anni e l’avanzare dell’innovazione tecnologica – ma soprattutto con l’inizio della pandemia che ha radicalmente modificato alcune nostre abitudini – le aziende si sono adeguate e hanno iniziato dapprima a offrire la possibilità di prendere parte a corsi online (sia per professionisti che per neofiti e semplici appassionati di cibo e vino) per poi passare agli ormai famosi webinar. Questi ultimi – la parola nasce dall’unione dei termini ‘web’ e ‘seminar’ – sono incontri interattivi, che si svolgono interamente sul web e che hanno molti punti in comune con i tradizionali convegni in presenza (li hanno infatti sostituiti durante i mesi più difficili di lockdown totale). Gli eventi, anche per via delle molte limitazioni alle presenze in ottica di evitare gli assembramenti, hanno imboccato la via della virtualità in maniera decisa e molti anzi si sono trasferiti nella versione online in maniera pressoché definitiva. L’attenzione per eventi di questo tipo, proprio per l’avvenuto cambio di mentalità delle persone, è decisamente alta. Nel momento stesso in cui il cibo si trasforma in business, si entra nel mondo del food marketing: lo storytelling digitale si intreccia alla primaria necessità di alimentarsi e sostentarsi, che è atavica e inevitabile. Nasce così un modo innovativo di trasmettere emozioni e sensazioni, attraverso lo schermo di computer, smartphone e tablet che ormai sono un po’ la nostra seconda pelle.

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