A Polignano un libro possibile, un vino possibile ed un pranzo possibile

A Polignano un libro possibile, un vino possibile ed un pranzo possibile

Se c’è un libro possibile ed un vino possibile allora ci può stare anche il pranzo possibile. Più o meno sarà stato questo il pensiero frullato in testa a Paolo Marchi, Rossella Santoro, Gianluca Loliva, Sonia Gioia e Vittorio Cavaliere, dopo aver visto negli occhi di Pasquale Centrone una sorprendente ed emozionante voglia di vita.

Per comprendere meglio il pranzo possibile “celebrato” e consumato ieri nel bellissimo ristorante Da Tuccino di Polignano a Mare, bisogna, però, fare un salto indietro di sette anni, sette lunghi anni in cui tutto ciò che poteva succedere è di fatto successo.

Correva l’anno 2008 quando a Pasquale gli viene diagnosticata la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, malattia neuro-degenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. La malattia prende lentamente ma inesorabilmente il sopravvento sul corpo. In pochi anni la situazione degenera, fino alla totale paralisi. Costretto ad una sedia a rotelle Pasquale non si perde d’animo: l’amore per il mare e per la sua attività gli danno la forza per continuare. Ma i guai, si sa, non vengono mai da soli, e così – complice lo stupido imbarazzo della gente che d’innanzi a certe malattie non hanno la forza di reggere uno sguardo – inevitabilmente il ristorante di pesce più famoso di Puglia incomincia a risentirne fino a chiudere i battenti.


La delusione della famiglia è grande; Incredibilmente l’unico a non perdersi d’animo è proprio Pasquale Centrone.
Stop e ripartenza. Il Patron riunisce la famiglia a sé, sorelle, cognato, chef e maître e, contro qualunque previsione o pronostico, riapre. Un vero e proprio schiaffo alla sorte. Sulla sedia a rotelle di Pasquale oggi c’è un comunicatore oculare che gli permette di scrivere e di conseguenza di comunicare. E’ la sua nuova finestra sul mondo che gli permette di scrivere frasi come “NON TUTTO ACCADE PER CASO…….QUANDO VIENE, NEL BENE O NEL MALE NON PUOI FARLO ALTRO CHE TENERTELO……..QUINDI GIOISCI COMUNQUE” ed anche “TUTTO QUELLO CHE MI ONORO DI RICEVERE IL 13 LUGLIO PER IL PRANZO POSSIBILE, É FRUTTO DI UN’ AMORE E RICONOSCENZA DI CHI IN QUESTI ANNI MI HA VISSUTO E CONDIVISO IL MIO LAVORO E LA VITA…….FANTASTICA QUESTA MIA VITA!”, parole che si commentano da sé. La rinascita del ristoratore pugliese Pasquale Centrone è già storia. Per gli amici (i veri amici) è un’emozione grandissima. Per i colleghi, amici chef e amici giornalisti è un momento da scrivere prendendo la penna col pugno. Nel solco cade l’inchiostro, ma cadono anche soldi, fondi a favore di chi combatte la Sla.

A Polignano un libro possibile, un vino possibile ed un pranzo possibile

Un sincero plauso va a Paolo Marchi, quindi, che insieme agli ideatori de «Il vino possibile» e a Sonia Gioia, è riuscito ad organizzare un evento che non ha eguali nella storia della ristorazione pugliese. Si, un evento senza precedenti perché a cucinare per i commensali ieri c’era una brigata stellare. Sette chef italiani premiati dalla Michelin: Niko Romito del «Reale» di Castel di Sangro (tre stelle), Gennaro Esposito de «La torre del saracino» di Vico Equense (due stelle), Pino Lavarra del «Tosca» del Ritz Carlton di Hong Kong (una stella), Nicola Fossaceca di «Al Metrò» di San Salvo Marina (una stella), Andrea Migliaccio de «L’Olivo» del Capri Palace di Anacapri (due stelle), Angelo Sabatelli dell’omonimo ristorante di Monopoli (una stella) e Pietro Leemann del «Joia» di Milano (una stella). E insieme a loro ovviamente lo chef Enzo Florio, alla guida della cucina di «Tuccino».

Pranzo indimenticabile e incasso interamente devoluto all’Aisla, l’associazione italiana per la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica.

tuccino2 tuccino3di Giovanni Mastropasqua

 

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