Premio Italia a Tavola 2016, l’elegante kermesse che cresce ogni anno

Premio Italia a Tavola 2016, l’elegante kermesse che cresce ogni anno

Parte dalla tavola l’idea di rilanciare lo stile italiano nel mondo, riunendo tutte le anime del settore in un’unica squadra, attuando progetti per contrastare il falso Made in Italy e valorizzando le nostre eccellenze. L’evento più atteso del settore torna a Firenze, culla dell’Italian style, con un talk show che ha visto la presenza del ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini, la consegna degli Award 2015 e le premiazioni dei vincitori del sondaggio “Personaggio dell’anno”.

Si è appena concluso il Premio Italia a Tavola 2016, l’elegante kermesse diventato ormai un appuntamento annuale fisso per il capoluogo toscano.

Quattro gli appuntamenti legati al Premio, che si sono tenuti in altrettanti luoghi prestigiosi e importanti del centro storico di Firenze: Palazzo Vecchio, Palazzo Borghese, il Museo Bardini e il Mercato Centrale.

  1. Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio che ha accolto il talk show “L’ospitalità e lo stile italiano motori del turismo e della filiera agroalimentare”, moderato dal direttore di Tg2 Marcello Masi. Ospite d’onore il ministro Dario Franceschini. 
  2. Nel pomeriggio,  l’anteprima del convegno “Pane e Olio” presso il Mercato Centrale .
  3. Cena di gala a Palazzo Borghese, curata da una brigata formidabile di chef e pasticceri, e alla consegna dei premi del sondaggio “Personaggio dell’anno 2015 dell’enogastronomia e della ristorazione”.
  1. Infine, domenica l’inaugurazione, presso il Museo Bardini, della mostra “Appunti di stile dell’Italia a tavola. Viaggio nella storia dell’arte di ricevere, curata da Anna Lapini e Anna Maria Tossani, visitabile fino al prossimo 30 maggio.

Firenze (prima città ad adottare un piano per valorizzare la presenza di aziende legate all’ospitalità, alla convivialità e ai servizi nel centro storico) ha ospitato il Premio Italia a Tavola per il sesto anno consecutivo, con l’obiettivo di celebrare i professionisti che hanno saputo valorizzare al meglio uno dei settori cruciali per l’economia e per il turismo del nostro Paese. La città, del resto, è capitale di quell’Italian style che tutto il mondo ci invidia, capace di integrare eccellenze come l’enogastronomia, la cultura, l’arte, la moda e il design. Lo scopo è da sempre quello di rafforzare l’intero settore e fare squadra in nome di quello stile che è strettamente correlato all’immagine dell’Italia nel mondo ed è fondamentale per il successo del nostro turismo.

L’enogastronomia, infatti, è una delle motivazioni fondamentali dei flussi turistici (nazionali ed esteri), uno dei pilastri che stanno alla base della nostra capacità di fare accoglienza e di dare vita a momenti di convivialità, soprattutto se integrato con gli altri fattori di eccellenza che caratterizzano il Made in Italy e lo stile italiano: arte, ambiente e moda-design. Questi elementi sono però raramente considerati in modo integrato o sinergico e spesso si tende a sottovalutare il valore della convivialità, riducendola quasi al solo aspetto dell’alimentazione e dimenticando il valore (anche culturale) di tutto il mondo legato al cibo all’accoglienza (a partire dai ristoranti, dai bar e dalle pasticcerie, con tutte le figure professionali che operano al loro interno).


Il “Premio Italia a Tavola – Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e della ristorazione” si presenta in particolare quest’anno come l’unico momento a livello nazionale in cui ci sarà una collaborazione con tutte le più importanti associazioni di rappresentanza per il mondo legato al cibo e alla convivialità, nonché allo stile di vita italiano. Un’opportunità decisamente rara per lanciare un segnale a tutti gli operatori del settore per un salto di qualità. La presenza di importanti cuochi (anche tristellati) garantirà un ulteriore salto di qualità ad un appuntamento ormai diventato fondamentale e unico per il mondo della ristorazione, che è più che mai alla ricerca di una sua nuova identità dopo l’Expo e dopo una delle più difficili crisi degli ultimi decenni.


In questa prospettiva la manifestazione fiorentina di quest’anno è stata più che mai l’appuntamento più importante per il mondo dell’Horeca (Hotellerie-Restaurant-Café) e del turismo per il coinvolgimento dell’opinione pubblica e degli operatori professionali, nonché per la presenza dei rappresentanti delle più importanti testate nazionali (mediamente un centinaio) che da sempre seguono con attenzione questo appuntamento. Si tratta di un evento che in due giorni di lavoro offre sempre l’occasione per fare il punto sulle tematiche di stretta attualità del settore e che quest’anno sarà centrato sull’importanza dell’ospitalità e della capacità di fare squadra, sia nell’organizzazione delle singole aziende private, sia per quanto riguarda il rapporto con le istituzioni e fra queste.

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