Ospitalità italiana, ristoranti italiani nel mondo certificati

Ospitalità italiana, ristoranti italiani nel mondo certificati

Finalmente certificati i ristoranti italiani all’estero

Non possiamo dire con certezza che scompariranno i finti ristoranti italiani gestiti da egiziani, inglesi, tedeschi o spagnoli – che tutto fanno tranne che cucinare italiano – ma qualcosa per fare chiarezza si sta facendo. Ha preso il via, infatti, il progetto “Ospitalità italiana, ristoranti italiani nel mondo”, iniziativa di Unioncamere che nasce dal marchio “Ospitalità italiana”, certificazione di qualità che coinvolge oggi oltre 5mila strutture ricettive tra alberghi, ristoranti, agriturismi, camping, stabilimenti balneari. Nata nel 1997 con il supporto operativo dell’Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart), il nuovo progetto oggi esporta, per la prima volta, i criteri valutativi al di fuori dei confini nazionali applicandoli ai ristoranti italiani nel mondo proponendosi come obiettivo lo sviluppo e la promozione delle tradizioni dei prodotti agroalimentari italiani. Una valorizzazione della cultura enogastronomica italiana e dell’immagine dei ristoranti italiani all’estero, che coinvolge 75 ambasciate delle Camere di commercio nel mondo. Che il successo sia assicurato lo si può notare dal fatto che prima dell’avvio ufficiale, già 245 ristoranti da tutto il mondo avevano sottoscritto l’adesione al progetto.

Entrando nel dettaglio, “Ospitalità italiana, ristoranti italiani nel mondo” si preoccuperà di:

– Sviluppare e promuovere le tradizioni dei prodotti agro-alimentari italiani e valorizzare la cultura enogastronomica italiana;
– valorizzare l’immagine dei ristoranti italiani all’estero che garantiscono il rispetto degli standard di qualità dell’ospitalità italiana;
– creare una rete internazionale che consenta la realizzazione di eventi promozionali delle eccellenze produttive italiane.
– Certificare 1.000 ristoranti italiani nel mondo;
– sviluppare la comunicazione e la promozione a sostegno del comparto agroalimentare e della competitività delle imprese;
– promuovere la cultura e lo stile italiano nel mondo.

La cucina italiana è il frutto di un secolare processo storico della nostra società, per questo motivo deve essere considerata un contributo al patrimonio dell’umanità e va difesa e protetta dalle adulterazioni e dalle falsificazioni per salvaguardarne la storia, la cultura, la qualità e la genuinità.