Mangiare a Napoli – dalla pizza a lu babbà

Mangiare a Napoli – dalla pizza a lu babbà

La cucina napoletana è una delle più popolari in Italia e vanta antichissime radici storiche che risalgono al periodo greco-romano, salvo poi arricchirsi nei secoli con l’influsso delle differenti culture che si sono susseguite durante le varie dominazioni. Naturalmente Napoli non è comunque solo cucina, viste le tante bellezze e la tipicità che questa terra ha da offrire, elementi che rendono questa destinazione tra le più ricercate nei voli low cost. Di seguito, ecco le migliori specialità da provare a Napoli. Di seguito, ecco le migliori specialità da provare a Napoli.

Pizza

Questa specialità diffusa in tutto il mondo e originaria della città partenopea e la maniera in cui viene qui realizzata, rende i  voli per Napoli trovati con Skyscanner , sempre piuttosto ricercati. Nel centro storico alcune pizzerie vendono ancora la pizza a libretto o a portafoglio, più piccola della pizza che si mangia a tavola, piegata in quattro insieme ad un foglio di carta per alimenti, e venduta a un costo piuttosto contenuto.

Paccheri

Si tratta di un tipo di pasta napoletana che assomiglia molto a dei maccheroni giganti, fatti con semola di grano duro. Sono piuttosto facili da preparare anche artigianalmente e con i giusti ingredienti, possono dare vita a primi piatti veloci e particolarmente buoni, come quelli con gamberetti e ricotta di pecora.

Casatiello

E’ una torta rustica napoletana preparata per il periodo pasquale, il cui nome deriva da “caso” che vuol dire formaggio, ingrediente presente in abbondante quantità. Può essere mangiato sia caldo che freddo, e quindi puo’ far parte del menù dei picnic. Una variante del casatiello è il tortano, che si prepara con i medesimi ingredienti, ma con la differenza che le uova si mettono sode all’interno dell’impasto invece che sopra crude.

Sfogliatelle

Dolce napoletano ricco di tradizione che custodisce al suo interno i segreti di una lontana e magica storia, risalente addirittura all’epoca dell’antica Roma. Vanta una notevole diffusione non solo a Napoli e ne esistono diverse varianti sia dolci che salate, con paesi e pasticcerie che spesso interpretano a modo loro la ricetta originale.

Babà

Deriva da un dolce a lievitazione naturale, originario della Polonia, che si chiama babka ponczowa, “dolce della nonna”. La versione napoletana viene realizzata mettendo a galleggiare il dolce in ampi contenitori pieni di liquido caldo, come sciroppo di zucchero, rum o limoncello. Infine viene sommariamente strizzato del liquido in eccesso e venduto. Alcune pasticcerie ne ricoprono la superficie con una glassa all’albicocca, rendendolo più lucido e attraente.

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