Giro d’Italia dei Sapori 2014 – 2015, Al ristorante Alla Lanterna di Fano i grandi cuochi in un tour tra le regioni

Da un’idea di Flavio Cerioni, patron del ristorante Alla Lanterna di Fano, nasce Giro d’Italia dei Sapori, un progetto che intende valorizzare e diffondere la conoscenza degli straordinari prodotti dell’enogastronomia italiana attraverso un tour virtuale che, partendo dalla Toscana, attraverserà l’Italia e coinvolgerà, fino alla primavera del 2015, nove diverse Regioni (Alto Adige, Basilicata, Puglia, Sicilia, Emilia, Friuli, Sardegna e, come si è detto, la Toscana) e nove tra i più noti e affermati cuochi italiani.

Il Giro d’Italia dei Sapori sarà dunque un affascinate e singolare viaggio, alla ricerca dei sapori più nascosti del nostro Paese. Un viaggio reso possibile grazie al contributo concreto di produttori, allevatori, pastori, mugnai, contadini, fornai, che – accanto agli chef ospiti – saranno i grandi protagonisti di questo Viaggio che dalle Alpi dell’Alto Adige, si dipanerà fin dentro i fitti boschi del Parco del Pollino, le coste della Sicilia sud orientale e i pascoli della Sardegna più interna e nascosta.

Grazie all’aiuto di produttori, cuochi, enologi, gastronomi e amanti della buona tavola è stato possibile realizzare questo progetto che, prima di tutto, vuole essere un panorama divertente ed singolare del ricco patrimonio enogastronomico di molti dei lembi più attraenti di alcune delle Regioni italiane dove materie prime apparentemente semplici e dai sapori immediati, sanno diventare il segreto e la forza di insospettabile di cucine di grande gusto. 

Il Giro d’Italia dei Sapori offrirà anche l’occasione di gustare e apprezzare la produzione vitivinicola locale di nove diversi territori regionali , quasi sempre legata a vitigni autoctoni di antichissima tradizione . Accanto a vini dei territori locali si realizzeranno abbinamenti con vini della provincia di Pesaro, prodotti dalle Cantine Terra Cruda, Roberto Lucarelli e Bruscia, stupefacenti creazioni per abbinare gli aromi e i sapori della nostra terra con i grandi prodotti d’Italia.

Ad inaugurare la rassegna sarà un cuoco di eccezione, Igles Corelli, un autentico Maestro della cucina italiana, da tempo radicato in Toscana, in uno dei più affascinanti ristoranti della regione. Entusiasmo, grande tecnica, inventiva e creatività sono sempre state le caratteristiche di questo cuoco che ha trascorso la maggior parte della sua vita tra la Romagna e le foci del Po. La sua cucina è un racconto fatto di sapori che sono testimonianze, immagini, citazioni, ricordi, reinvenzioni su ingredienti di tradizione riletti con fantasia da uno dei più ironici e imprevedibili protagonisti della cucina italiana di questi anni.

Un’iniziativa che permetterà di conoscere grandi prodotti della gastronomia italiana

Chi ha inventato la salsiccia? Sono in pochi a saperlo ma questo salume è una invenzione gastronomica tutta lucana, già nota nell’antica Roma dove i sapori di questo salume furono descritti anche da Apicio, Cicerone, Marziale e Varrone. In molte parti d’Italia si chiama ancora, non a caso, “lucanica” o “luganega” perché le sue origini sono tutte in Lucania, l’attuale Basilicata. Ma, in fondo, non sono molti neppure quanti conosco a fondo la Basilicata, una delle regioni italiane più appartate, meno note e meno esplorate dal turismo di massa. Questa terra ricca di grande fascino, con una natura e un ambiente in gran parte ancora ottimamente conservati, sarà una delle protagoniste del

Giro d’Italia dei Sapori

Accanto alle tradizioni culinarie lucane – semplici e genuine, in gran parte lontane dalle rielaborazioni della sperimentazione culinaria – gli Ospiti di questo progetto avranno l’occasione di scoprire, ogni mese, i grandi tesori che ancora riserva la Cucina italiana di territorio. Alcuni tra i più noti cuochi italiani riproporranno infatti l’originalità di una cucina che ha tutta la sua forza nella capacità di ricavare grandi sapori da ingredienti apparentemente umili, spesso molto semplici, ma sempre capaci di dare una spiccata personalità anche ai piatti più poveri. Si tratterà, della maggioranza dei casi, di creazioni ottenute ispirandosi a ricette e piatti molto legati alla cultura contadina e pastorale, dove verdure, cereali, ortaggi e legumi si accompagnano con grande armonia a carni o pasta. O piatti dove paste artigianali, o realizzate a mano, con forme e nomi originali, si abbinano a latticini e salumi di ottima qualità, ricavati da materie prime eccezionali.