Gli italiani, dopo essere stati per anni CT della nazionale, acuti economisti e formidabili gastronomi, adesso sono alle prese con la matematica applicata alle classifiche di Tripadvisor; Della serie ”te lo spiego io come dovrebbe fare Trip per creare classifiche realistiche”. Così, mentre i dirigenti della multinazionale si godono i numeri del successo, c’è ancora chi pensa che l’algoritmo sia frutto di un cretino che ha sbagliato la formula e che ora non sa che pesci pigliare.
Non rimaneteci male, ma l’algoritmo di Tripadvisor è perfetto, ecco perché l’azienda non lo cambia
Amici lettori, pensateci bene: qual’è il vero motore di Tripadvisor? Sono gli utenti? Nooooooo! Sono i ristoratori! (chiaramente in questo blog si parla di ristoranti e non di altre strutture ricettive, ma credo che quello che sto scrivendo possa essere applicato a qualsiasi esercizio). Riflettete: l’algoritmo fallato crea il panico tanto che i primi fruitori del “gufo malefico” sono proprio i ristoratori. L’eccessiva libertà che viene lasciata al recensore, la mancanza di diversificazione tra un ristorante e una gelateria, l’astuta concorrenza che potrebbe in qualsiasi momento mettere lo sgambetto al rivale con una recensione finta, sono tutte dinamiche formidabili per costringere gli esercenti a correre ai ripari. E’ un vero e proprio “panico da commento negativo”. Alla prima lamentela del cliente, ci si incolla al pc per accertarsi che su Trip non sia stato lasciato il temuto commento. Ecco perché Tripadvisor non cambia l’algoritmo!
Cosa accadrebbe se le recensioni su Tripadvisor venissero realmente controllate con la richiesta di inserimento di una “prova di acquisto” per esempio come fa già da anni Booking.com? Cosa accadrebbe se le classifiche fossero realistiche? Pensateci: con un sistema di controllo efficace le classifiche non si “muoverebbero”. I ristoratori non avrebbero più motivo di temere recensioni false. Se ci fosse più controllo e una risposta più efficace da parte di Tripadvisor si perderebbero milioni di visite provenienti dagli stessi operatori. La domanda dunque è pertinente: è davvero fatto male l’algoritmo di Tripadvisor?
Giovanni Mastropasqua