Davide Scabin, il suo menu vola sulla Stazione Spaziale

Un menu supertradizionale, da giorno della festa, con tanto di lasagne, melanzane alla parmigiana, risotto al pesto e risotto ai funghi, e tiramisù: l’ormai popolare  giudice dello showcooking televisivo la Terra dei Cuochi e proprietario del Combal.Zero di Rivoli (To) – Davide Scabin – manda in orbita a  bordo della navicella Soyuz TMA-09M piatti capaci di mantenere il gusto anche dopo la disidratazione e la successiva reidratazione a bordo.

Cosa può desiderare di più un uomo come Luca Parmitano che sognava di diventare astronauta sin da quand’era bambino? Avere il privilegio di poter scrutare le stelle e lo spazio da un punto di vista privilegiato è sicuramente il sogno di qualsiasi essere umano, figuriamoci per lui. Ma nello spazio si devono fare certamente delle rinuncie: giocare con i propri figli, abbracciare la moglie, uscire a cena con gli amici e soprattutto rinunciare ai deliziosi pranzi domenicali. Ecco, a quest’ultimo problema ci ha pensato Davide Scabin superando una frontiera impensabile fino a qualche anno fa, lo spazio. Lo chef di Rivoli, è, infatti, l’autore del menu della missione ‘Volare’, organizzata dalle agenzie spaziali italiana (Asi) ed Europea (Esa), un menu supertradizionale, da giorno della festa appunto, con tanto di lasagne, melanzane alla parmigiana, risotto al pesto e risotto ai funghi, e tiramisù.

“Sono un po’ come Salgari – ha ironizzato lo chef di Rivoli, in occasione dell’incontro col ministro dei Beni culturali e del turismo Massimo Bray a Eataly Roma – ho portato la cucina nazionale nello spazio, senza esser mai uscito dal Piemonte. Sono molto orgoglioso di questo risultato che – ha sottolineato – fa volare tutta la cucina italiana agli occhi del mondo. Tuttavia, nessuno a livello istituzionale mi ha detto grazie per questo. E’ un obiettivo raggiunto senza alcun supporto pubblico, é tutto frutto di privati, un progetto Esa-Scabin” ha concluso.

Ma se il menù di Davide Scabin vola sulla Stazione Spaziale è anche merito dell’astronauta Luca Parmitano che ha voluto portare con sé il meglio della cucina italiana a  bordo della navicella Soyuz TMA-09M.

Catania – Luca Parmitano è nato per essere astronauta. Ci sono decine, tra amici e parenti sparsi tra Catania e Catenanuova, in provincia di Enna, che attendevano questo momento con il calendario alla mano. “Era già tutto scritto”, dicono. Scritto nelle stelle, perché con la missione “Volare” Luca realizza un sogno iniziato prima della scuola. Tutti quelli che lo conoscono disegnano lo stesso ritratto: ragazzo semplice e amabile, intelligenza, determinazione e fantasia oltre la soglia comune.

E adesso sarà più facile di quanto lui stesso avrebbe potuto immaginare da bambino: guardare le stelle mentre si gusta una lasagna…spaziale!