Cresce la vendita di Prosecco online e GDO: nessuna crisi per il vino italiano

Cresce la vendita di Prosecco online e GDO: nessuna crisi per il vino italiano

Quando parliamo di vini contestualizzando il discorso agli ultimi mesi occorre fare dei distinguo importanti. A partire da marzo 2020, infatti, il mondo ha cominciato a fronteggiare la pandemia di Coronavirus (Covid 19), con lockdown e chiusura di esercizi commerciali, con conseguenze sull’economia che non si sono fatte attendere. Ciò è accaduto anche nel comparto vini (all’interno del più vasto settore food & beverage), con un netto calo nell’export e nella vendita attraverso il canale horeca (cioè bar e ristoranti). Tuttavia, la distinzione va fatta: il Prosecco, tra i vini, è quello che ha conosciuto le perdite minori e anzi, in certi canali di distribuzione come la GDO non ha subìto crisi. Nella vendita online di prosecco (e-commerce) addirittura ha visto aumentare gli ordini. Vediamo i dettagli di questo fenomeno.

Vendita vino: acquisti online cresciuti del 102% nel primo semestre 2020

I dati, impressionanti ma in fondo prevedibili, sono stati resi noti da Wine Monitor di Nomisma, in partnership per la prima volta con il panel Nielsen. Ebbene, i numeri dicono che da gennaio a giugno 2020, le vendite di vino nei supermercati (GDO) sono cresciute del 9% e che gli acquisti online della stessa tipologia di prodotto sono invece aumentati del 102% in confronto allo stesso periodo del 2019. In termini numerici e non percentuali, bisogna però specificare che nella GDO il rapporto di bottiglie vendute rispetto all’e-commerce è di 1 a 16 (cioè per ogni bottiglia che viene acquistata sul web, ne vengono comprate 16 al supermercato). Un discorso a parte vale per i discount, in cui le vendite di vino continuano a registrare un segno + anche dopo il lockdown (agli inizi di maggio si poteva parlare di un +9,7% in volumi e addirittura di un +12,9% a fine giugno), dovuto forse anche ad un ribasso del prezzo medio di circa il 3%.

Nella fase due e tre il Prosecco ha avuto la parte del leone

Abbiamo visto, perché tutti lo sperimentiamo ancora sulla nostra persona, che le fasi messe in atto dal Governo italiano per contenere l’emergenza da Coronavirus sono state tre. Le analisi di Nielsen con Wine Monitor hanno differenziato i dati delle vendite di vini anche fase per fase. I risultati sono stati davvero interessanti. Durante la prima fase (del lockdown) le scelte si sono orientate verso i vini fermi o anche frizzanti, ma rossi (14,9% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno), con una riduzione del 19%, di contro, degli spumanti bianchi, forse perché da sempre tipologie di vini associati a momenti di festa o comunque di convivialità. Nelle fasi due e tre (percepite da molti come una sorta di liberazione) c’è infatti stato il capovolgimento delle dinamiche degli acquisti: gli spumanti e lo Champagne hanno realizzato un +27,5%. La notizia interessantissima è che a capo di tutti ci sono gli Charmat, con il Prosecco a farla da padrone, considerato il risultato di vendite di +32,4% rispetto al periodo precedente.

In aumento gli shop online delle cantine più prestigiose

Visto dunque l’andamento ottimistico del comparto, e la preferenza che viene attribuita al canale e-commerce, molte cantine produttrici di vini (anche di quelli prestigiosi) hanno pensato di investire in questo modo di intendere le vendite. Mionetto e Perini, ad esempio, hanno inaugurato il loro nuovo e-shop solo pochi giorni fa, con la selezione dei migliori prosecchi e moltissime funzionalità del sito web. Lo stesso vale anche per Val d’Oca, con un nuovo sito che avvicina il virtuale al reale. Senza dimenticare cantine storiche come Nino Franco, il Wine Point delle cantine Ruggeri e Villa Sandi. Si punta anche al Prosecco Rosé, che dovrebbe essere inserito nel Disciplinare a partire dal prossimo ottobre.

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