Alla Taverna del Duca si ordina senza menù – e alla fine si paga ciò che si reputa più giusto pagare.

Alla Taverna del Duca si ordina senza menù – e alla fine si paga ciò che si reputa più giusto pagare.

Locorotondo (BA) – Un’interessante (e curiosa) forma di beneficenza che piacerà a tutti: dal prossimo 23 novembre 2011 fino al 27 giugno 2012 ogni mercoledì si è liberi di mangiare e poi pagare quanto si vuole; parte dell’incasso ai bambini del Congo.

Esiste un ristorantino a Locorotondo con soli 28 posti a sedere che è mèta imperdibile di famosi gourmet non solo per una cucina fedele alle storiche tradizioni pugliesi (e sana come poche altre), ma anche per la vulcanica e a tratti bizzarra patron/chef che non riesce proprio a fare a meno di non far parlare di sé. Ad Antonella Scatigna del ristorante Taverna Del Duca di Locorotondo non le è bastato decidere di destinare tutti i giorni l’incasso dei suoi primi 2 clienti per aiutare i bambini congoniani (fa visita in Congo due mesi l’anno); ora ha pensato bene di destinare anche parte dei proventi del mercoledì lasciando al cliente la possibilità di pagare quanto crede.

“Mi piacerebbe sapere se quello che chiedo è vicino alle aspettative del mio cliente; quando porgo il conto mi verrebbe da chiedere ogni volta «quanto valuta di dover pagare?»” E’ da questo strano rapporto con il denaro che è partorita l’idea di Antonella di aprire la sua cucina al mercoledì offrendo l’opportunità all’avventore di pagare la cifra che lui reputa più opportuna. “E’ da tanto tempo che lo volevo fare ed ora, grazie all’incoraggiamento di un mio amico l’idea si è concretizzata.”

Un antipasto, un piatto di cavatelli “Terra Madre”, uno stinco di maiale e un bicchiere di vino a 1 euro? Certo, la libertà di pagare liberamente il conto potrebbe stimolare le astute fantasie di avventori poco ortodossi che, al richiamo del “paga ciò che vuoi”, potrebbero disfarsi di monetine in “nordic gold”, quelle da 10 centesimi per capirci; ma c’è da sperare che anche quest’ultimi, con la mano sulla coscienza e la consapevolezza che parte dell’incasso andrà devoluto in beneficenza, si prodigheranno anch’essi a lasciare almeno il giusto.

Parte del ricavato sarà devoluto al “Progetto Agata Smeralda” orfanotrofio di Katana in Congoniani
«Dopo aver conosciuto Suor Rosangela, che opera con “Agata Smeralda” in una missione a San Pedrò, dentro di me si è riacceso il desiderio di visitare anche questa realtà. Per mesi ho sentito da parte di tanta gente la stessa “canzone” che mi hanno ripetuto mille e più volte. Tutti volevano farmi cambiare idea. Io decisa come non mai, ho cominciato i preparativi, informazioni sul viaggio, vaccinazioni, visto, biglietto aereo. Tutti speravano in un mio cambiamento di idea, ma sono stata irremovibile, non nascondendo l’ansia nell’affrontare questo mio viaggio da sola, in terra d’Africa.»

Approfondimenti:
http://www.agatasmeralda.org/perché%20fidarsi/testimoni/gli-adottanti/una-lettera-da-san-pedro-costa-davorio/una-lettera-da-san-pedro-costa-davorio_2_40_25_0.html

Dove si trova la Locanda del Duca?

Un borgo nell’altopiano della Valle d’Itria che molti conoscono per il buon vino bianco e per il suggestivo centro storico: è Locorotondo, luogo magico a pianta circolare, immerso tra i famosi “Trulli” e Cummerse (case dal particolare tetto spiovente completamente realizzato con pietre incastonate a secco).

In questo paese distante 70 chilometri dal capoluogo pugliese e dagli appena 15 mila abitanti, Antonella Scatigna si è ricavata una buonissima nomea grazie ad una cucina convincente basata su ricette antiche e materie prime di alta qualità.

Antonella è riuscita ad ottenere consensi da Slow Food, Gambero Rosso, Alice

Ristorante Taverna Del Duca
Via Papatodero,3 – Locorotondo – 70010 – Bari
Telefono +39 0804313007
 

Alla Taverna del Duca si ordina senza menù - e alla fine si paga ciò che si reputa più giusto pagare.